Su commissione della Scuola Militare Aeronautica il Maestro Orafo e Scultore Paolo Penko ha realizzato un’opera in bronzo eseguita con l’antica tecnica della fusione a cera persa e cesellata a mano.
L’opera trae ispirazione dalla lettera “D”, iniziale della firma originale del Generale Douhet, una delle più grandi figure di studioso del “potere aereo” a cui è dedicata la scuola. Il disegno della lettera “D”crea una scia, interpretata come la scia lasciata da un F 104.
Su di essa sono incisi i nomi dei corsi, che parlano del volo, delle costellazioni, delle stelle e dei valori dell’Aeronautica, a significare il profondo senso di appartenenza dei giovani alla scuola ed alle Forze Armate, aldilà degli anni di frequenza e delle scelte professionali del futuro:
ASTRO, BORA, CRONO, DARDO, ESPERO, FIDES, GHIBLI, IRIS, LYRA, MITO, NADIR, OMEGA, PERSEO, RIGEL, SIRIO, TAURUS, URSA, VEGA, ZENIT.
Il trofeo sorretto da un imponente basamento, opera dell’intagliatore e doratore Gabriele Maselli, è realizzato, a forma ottagonale, in legno di pero su cui è stata incisa la scritta “Scuola Militare Areronautica G. Douhet”. Sono presenti anche dorature a foglia d’oro zecchino e quattro colori, ottenuti dalla macinatura di terre naturali miscelate tra di loro: giallo, rosso, verde e blu che vengono attribuiti ai colori dei differenti corsi.
All’interno del basamento è racchiusa una preziosa pergamena con il motto della scuola – “per scientiam ad astra” – seguito dalla promessa dell’atleta, pronunciata in occasione dell’inizio dei ludi sportivi: “A nome di tutti gli allievi, prometto di partecipare ai ludi sportivi con lealtà ed impegno sul rispetto delle regole ed accettando la vittoria o la sconfitta in onore dello sport e dei valori della Scuola Militare Giulio Douhet”.